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DemondSlayer
view post Posted on 8/6/2008, 17:17




Intervista a Steven per il Times Of India

Se dovessi descrivere gli Aerosmith e la loro musica in una parola...

La migliore rock'n'roll band Americana!


Chi ti ha influenzato di più?

Uno delle mie più grandi influenze è stato mio padre, Victor Tallarico. Si esercitava tutti i giorni su un Steinway nel nostro piccolo appartamento e io lo ascoltavo suonare i classici. Ho inziato a cantare quando avevo tre anni davanti la mia famiglia e gli amici; più tardi guardando band come The Kinks, The Beatles e The Hullabaloos, ho capito che potevo veramente cantare. Una considerazione speciale va poi ai Rolling Stones. Mick Jagger è il mio ero ancora oggi.

Hai suonato con molti dei migliori musicisti rock nei tuoi show, raccontaci alcuni esperienze divertenti/indimenticabili/strane con loro.

La prima grande cosa per me è accaduta negli anni 60, negli anni precedenti agli Aerosmith. Ero in una band che apriva lo show ai Beach Boys. Ha significato molto per me, perchè gli ascoltavo spesso quando ero a casa. Band come queste con la loro musica mi hanno spiegato la vita.

Gli Aerosmith non hanno cambiato molto la loro formazione origianle. Cosa vi unisce ancora?

Ci sono poche band della nostra generazione che ancora suonano. Questo perchè si contrastano tra di loro e lottano. In passato anche con Joe è successo lo stesso, ma ora comunichiamo di più.

Centinai di fans che urlano ai vostri concerti o applausi dalla folla mentre andate a prendere un Grammy?

Senza i nostri fans, non saremmo di certo nominati ne tantome vinceremo un Grammy. E' pazzesco, ma non c'è niente di meglio che esibirsi davanti centinaia di persone che sono lì per vederti.


La canzone del film Armageddon 'I don't wanna miss a thing' è stato uno dei vostri maggiori successi. Come componete quando lo fate per un film?

Quella canzone è stata scritta da Diane Warren; Joe l'ha aiutata un pò, ma è tutta opera di Diane. Quella canzone è stata fantastica e ci ha aiutati a farci conoscere ad un pubblico più giovane. Era stata pensata inzialmente per gli U2, ma dopo che Liv (Tyler) è stata inserita nel cast del film, hanno pensato di farla fare a noi.

Dopo American Idol [ndr: tipo Amici della DeFilippi] i reality show diventano importanti scopritori di talenti. Approvate questo 'metodo di ricerca'?

Una delle band che è emersa con questi reality in UK ha recentemente realizzato una cover di 'Walk this way', non voglio criticare però perchè in questo caso era per beneficenza. Ma non sono sicuro di quello che sento riguardo questo tipo di show onestamente.

Se tu (come Aerosmith or come solista) dovresti collaborare con due nuovi artisti, chi sceglieresti e perchè?

Sono molto dentro band con questo feeling blues come Kings of Leon. C'è una band australiana i Wolfmother che ricordano molto i Led Zep e io sono sempre stato un fan dei Zeppelin.

Le classiche rock band sembrano sopravvivere mentre quelle più giovani si sciolgono presto o sono sempre nei guai, cosa ne pensi?

Il nostro sitle di musica è qualcosa che abbiamo costruito nel tempo, collaborando costantemente. Ha radici nel blues, che è nella musica da sempre, questo gli dona quel senso di "senza tempo".


Steven: "Ho conosciuto Paul McCartney in bagno"

Steven Tyler, in una recente intervista, ha ricordato dove conobbe Paul McCartney. Il frontman degli Aerosmith ha affermato d'aver visto per la prima volta il futuro Sir Paul nei bagni dell'Hammersmith Odeon, storica sala londinese sorta nel 1932. Steven, la cui band a fine anni Settanta aveva registrato una cover di “Come together” dei Beatles, era entrato per primo quando arrivò anche Macca. “Ero nel pisciatoio del backstage all'Hammersmith Odeon di Londra, quando entra McCartney ed inizia a fare quello che la gente fa nei pisciatoi. Per la cronaca, non ho controllato se l'avesse grande o piccolo. Sono lì con una pisciata che sembra non finire mai, e Paul ad un certo punto mi fa: ‘Hey! Steven Tyler, mi piace un casino la vostra musica'. E, con la mano libera, mi fa il suo famoso segno col pollice all'insù”, ha affermato Tyler. Il frontman degli Aerosmith (Stephen Victor Tallarico, 26 marzo 1948) ha poi ricordato: “Fu una serata tosta, quella. Mi ricordo che giravano delle canne belle grosse”.

La band parla del suo legame con l'India

Il cantante Steven Tyler, parlando di Taste of India, canzone dell'album del 1197 Nine Lives, ha orgogliosamente rivelato che suo figlio ha ricevuto un nome indiano.
Ha detto:" Non siamo mai stati in India ma il nome di mio figlio è Taj. L'ho chiamato così solo perchè amo questo nome".

Joe Perry ha detto: "Amiamo il cibo piccante. La nostra compagnia musicale è chiamata Vindaloo Music. Siamo stati affascinati dalla cultura, dal cibo indiano e tutto ciò che riguarda questo paese".

Joe nega anche che non eseguire mai dal vivo Taste of India sia stata una decisione voluta.
"Da allora probabilmente abbiamo scritto 60 canzoni, canzoni che sono state incluse o meno nella setlist. Ma suonare Taste of India dal vivo è una buona proposta, dovremmo prenderla in considerazione".
"Quando abbiamo scritto la canzone, Steven ed io eravamo influenzati da moltissima musica di tutte le parti del mondo. Abbiamo cercato di incorporare quelle influenze - Non so come abbiamo tirato fuori le canzoni"

Incapace di contenere la sua passione, Steven subentra. "The Demon of Screamin'",come è chiamato, ha aggiunto:"Joe ha suonato e io ho detto:" Dio, amo il dolce gusto dell'India". è stato un momento magico".

Il quintetto sembra vivace, spumeggiante e ognuno è pieno d'energia come ad inizio carriera, che risale a più di trent'anni fa.

Steven, elegante con una giacca bianca e con una maglietta con su scritto "Good God Almighty", si entusiama parlando di Dubai, definendola la "vera Vegas del Medio Oriente" e dicendo che la sua vita notturna è meravigliosa, pazza.

Parlando di cose pazze, Joe Perry ha scelto il momento per rivelare la cosa più pazza che ritiene di aver fatto:"Una notte nel Midwest, faceva così caldo che mi sono tolto tutti i vestiti eccetto la biancheria intima. L'ho fatto solo una volta. Probabilmente non accadrà di nuovo".

Intervista a Steven e Joey by Daily News & Analysis -

Il frontman degli Aerosmith Steven Tyler ed il batterista Joey Kramer hanno recentemente rilasciato un'intervista al Daily News & Analysis sulla loro prossima esibizione live del 2 Giugno al Palace Grounds in Bangalore.

"E' la nostra prima volta che suoniamo in India!" dice Tyler. "Speriamo che sarà un buono show. Siamo sicuri che tutti si divertiranno al concerto. Indubbiamente essere stati chiamati per suonare in India sarà qualcosa che non dimenticheremo di certo."

"La musica indiana è fantastica", dice Kramer. "Parla la lingua dell'anima ed è così brillante. Siamo informati su alcuni generi di musica Indiana e anche sugli artisti come Pandit Ravi Shankar. Sappiamo che c'è un mondo molto famoso di musica e film sulla scena Indiana e siamo sicuri che la nostra influenza nei confronti di questo, continuerà a crescere.

Tyler inoltre ha parlato del fatto che non hanno nessuna formula segreta per restare uniti da così tanto tempo come band. "Tutti i nostri concerti sono pazzeschi! Noi siamo pazzi. Per quanto riguarda il nostro stare ancora insieme, ci sono poche band della nostra generazione che ancora sono unite. Questo è una grande cosa in termini di fatti. Noi abbiamo lottato. Si, ma la cosa più importante è tenere sempre aperta la porta del dialogo."

media europei sono ospiti di Mr. Al Fayed: l’occasione è la conferenza stampa che gli Aerosmith hanno deciso di tenere nei suoi grandi magazzini “Harrod’s”, nel cuore di Londra, per presentare la parte europea di un tour mondiale che dura da un paio d’anni abbondanti. Li attendono centinaia di fans, solo quei pochi che sono riusciti (sopportando una coda e un’attesa di circa otto ore) a mettersi in fila all’interno per farsi autografare libri e dischi al termine dell’incontro con i giornalisti.
Steven Tyler, Joe Perry, Brad Whitford, Joey Kramer e Tom Hamilton non sfuggono alla regola che vuole le autentiche rockstar degli anni Settanta straordinariamente datate: sono sgargianti e, forse anche inconsapevolmente, prede del complesso di Peter Pan. Ma, grazie a Dio, non siamo di fronte a cinque mummie: al contrario, pur destando legittimi sospetti i colori dei loro capelli (troppo biondi o troppo scuri, a seconda…), gli Aerosmith ci colpiscono per l’aspetto sano e l’ottima forma.
La risposta americana agli Stones sta molto meglio degli originali e, una volta a portata di mano, oggi è più facile capire perché li etichettarono come “the great American hometown band” anziché il motivo per cui Tyler e Perry si meritarono in pieno l’appellativo di “Toxic Twins”. Uno in lunga camicia scura a pois, l’altro in sfavillante giacca rosso carminio, sono andati e tornati dall’inferno almeno un paio di volte a testa, ne sono usciti senza capire bene come e, dalla seconda metà degli anni Ottanta, si sono ripresi lo scettro di padroni del rock and roll a stelle e strisce che, con l’avvento dell’era di MTV, era stato appaltato in parti non uguali a Guns N’ Roses, Motley Crue e Bon Jovi (come dire: al massimo ci si può fare carico di uno solo degli elementi che, opportunamente mescolati, danno gli Aerosmith). Sono tornati ad essere una perfetta macchina da rock e da soldi, la stessa che – impassibile - ha attraversato i corpi di centinaia di ragazze, assunto montagne di additivi letali, sperperato decine di milioni di dollari, giocato a dadi con un talento reso schiavo dalle droghe. Assorbita la botta che il movimento punk inferse a gruppi come il loro e il veleno che l’eroina era riuscita a sedimentare nei loro corpi, sono rinati. A oltre dieci anni da quell’incredibile resurrezione, il loro è ancora uno dei tre-quattro show dal vivo migliori al mondo.
L’attesa per vederli dal vivo al “Monza Rock Festival” cresce: nel frattempo, ecco il resoconto del botta e risposta tra band e giornalisti.


Come mai ricevete la stampa da Harrod’s?«Mister Al Fayed, che ci ha regalato questi sigari, ha deciso di usarci come testimonial per la sua nuova strategia sulla sicurezza nei grandi magazzini…».

Correva voce che avreste suonato “Pink” proprio qui…
«In effetti volevamo farla, ma all’ultimo momento ci è stato impedito, perché avremmo causato problemi di ordine pubblico. Secondo alcuni avremmo addirittura messo in pericolo il nostro show di Wembley... E, comunque, c’era anche un problema di ordine burocratico: non ci hanno concesso il “work permit”, che serve agli stranieri per lavorare qui in Inghilterra. Che dire? Pink is like red. but not quite…».

Mentre ai concerti degli Stones accorre un pubblico formato da molti cinquantenni, agli Aerosmith continuano a toccare i sedicenni: perché, secondo voi?
«Ma che dite? Anche a Mick piacciono le sedicenni…! Scherzi a parte, non sapremmo: possiamo solo dire che continuiamo a cantare quello che sentiamo, ed evidentemente suoniamo giovanili. Stiamo ancora cercando di raggiungere le cose che volevamo all’inizio della nostra carriera: non ci siamo mai sentiti arrivati. Abbiamo sempre creduto che fare un album sarebbe stato fantastico e abbiamo ancora quell’entusiasmo. Il target degli Aerosmith resta lo stesso, ma continua a spostarsi in avanti... Adoriamo interagire con la folla, l’energia che si stabilisce tra pubblico e band è qualcosa di primordiale. Non crediamo in una routine di chi sale sul palco e fa i suoi 40’ e se ne va, il pubblico merita rispetto. Lo spirito di questa band esplode veramente quando suoniamo dal vivo».

Come preparate, invece, un album in studio?
«Quando prepariamo un disco esageriamo: solitamente abbiamo pronte almeno 25 canzoni, poi ne selezioniamo 16 delle migliori. Molti pezzi vengono lasciati fuori, ma riemergono dopo anni, come è successo per “I don’t want to miss a thing” di “Armageddon”, che avevamo scartato, abbiamo ripescato e si è trasformata in un mostro! Ma, per tornare alla domanda, vorremmo chiarire che siamo ormai ben lontani dall’idea che più sei famoso, più devi spendere per fare un album: noi vogliamo fare dischi come quando abbiamo iniziato a suonare».

Steven, che notizie hai di Liv?
«Liv è occupatissima. Attualmente sta girando tre film e sta anche preparando un album. Ha una carriera tutta sua, io non c’entro nulla. Dopo “Armageddon”, la sua carriera ha subìto una svolta. Ma credo che un giorno avremo l’occasione di fare qualcosa insieme. La verità è che con Liv ci vediamo quando possiamo, perché oggi è impegnatissima come lo ero io quando avrei dovuto esserci per lei. Si diplomava, ed ero in tour; compiva gli anni, ed ero in studio fuori città; era malata, ed io ero fuori di testa. Così accade che un giorno compio cinquant’anni e la chiamo: “Dai, celebriamo alla grande: dove vuoi andare? Alle Hawaii? Nei Caraibi?”. E lei: “Ehm, veramente ho da fare: sto finendo un film e ne inizio subito un altro… Mi dispiace, papà!”. Touchè! »

Sui media continuano a rimbalzare notizie di fantasmagorici concerti per il capodanno del millennio: che programmi hanno gli Aerosmith?
«Del millennio chi se ne frega? E’ una cosa assolutamente normale, anche irrilevante - c’è tanta altra gente che segue un calendario diverso... Non abbiamo ancora un impegno ufficiale per quella notte, però è certo che suoneremo: se non lavori a capodanno e sei un musicista, vuol dire che sei proprio nei guai... Dove andremo? Ma è ovvio, faremo segretamente quella “gig” segreta di cui parlano tutti i media... ».

A questo punto della vostra storia avvertite ancora il peso delle vostre influenze artistiche originarie?
«Le band che ci hanno maggiormente colpito agli inizi della carriera furono indubbiamente gli Yardbirds e gli Stones: furono entrambe una grande influenza per noi. Mick e il suo modo di ballare erano assolutamente la perfezione. Ci piacevano anche altri gruppi, come Animals e Kinks. Comunque, anche se abbiamo sempre analizzato tutte queste band, abbiamo sempre voluto fare per conto nostro e a modo nostro. Oggi siamo ancora grandi fans degli Stones, ai quali portiamo un enorme rispetto e dei quali e continuiamo a comprare i dischi».

Steven, quali sono le rughe più profonde del tuo viso, e da cosa originano?
«Le rughe più profonde della mia faccia sono queste (indicandosi quelle intorno alla bocca – n.d.r.) e derivano dal molto ridere e dal sesso orale».

Questo tour pare non finire mai: dove trovate la forza e l’entusiasmo?
«Siamo “on the road” da ben venticinque mesi, ormai. Il nostro motto è: don’t worry about sanity. Quello che ci tiene uniti è lo spirito che esiste tra noi e che abbiamo coltivato per oltre venticinque anni. Alla fine di un tour, quando torniamo a casa, abbiamo bisogno di due settimane solo per riprenderci dall’abitudine».

Vi piace l’ultimo degli Skunk Anansie?
«Mmhhh… Non l’ho sentito (Steven). Sto aspettando ancora la mia copia (Joe) ».

Steven, cosa faresti se non fossi insieme agli Aerosmith?
«Se fossi da solo forse farei dei film, ma mi sento solo senza la band. So solo che se non ci fossero gli Aerosmith sarei molto diverso».

Che tipo di persona sei?
«Sono molto vanitoso. La buona cosa di essere sposato e avere figli è che quando torni a casa la realtà ti sbatte in faccia. È diverso da avere migliaia di persone che ti adoravano fino a qualche ora prima. Sono due mondi completamente diversi. Ma, ripeto, sono molto vanitoso, e devo sempre tenerne conto. Quando sono in famiglia faccio cose normali con i miei: ci divertiamo, andiamo insieme a fare sci nautico o corse in macchina…».

Steven, ti ricordi un’esperienza assolutamente straordinaria che ti è capitata nella tua carriera?
«Beh, un mese fa eravamo in Texas durante il tour. Un giorno bussano alla porta della stanza dell’hotel dove eravamo riuniti, ed ecco quest’uomo in uniforme. E’ un comandante di una navetta spaziale, un astronauta. Brandisce un nostro greatest hits. Mi appresto ad autografarglielo, ma lui mi ferma: “No, Mr. Tyler. Questo è un souvenir per voi. E’ il disco che ho usato per allenarmi all’assenza di gravità e che ho ascoltato durante tutta la mia permanenza fuori dalla terra”. Pensare che la nostra musica sia andata così lontano, è un punto altissimo per noi. Anzi, mi ha fatto venire voglia di andare nello spazio».

Perché?
«Mah, forse perché siamo stati letteralmente nello spazio dal ‘69 all’86, e forse ho malinconia di tornarci... ».

(l’addetto stampa chiama l’ultima domanda: Steven grida: “Deve esserci qualche stupida domanda che morite dalla voglia di farmi, coraggio!”).
I Kiss hanno dichiarato di essere tornati insieme per soldi. E voi...?
(sospiro di Steven) «Yeah, we like money! Però sinceramente ci piace più suonare che il denaro - ecco perché ne abbiamo poco. Sapete cos’è un vero trip? Quando suoniamo in posti lontani come il Perù e i ragazzini ci fermano per strada e cantano a memoria pezzi che abbiamo scritto tanti anni fa nello scantinato di casa della madre di Joe! »


 
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»Fly
view post Posted on 8/6/2008, 20:08




CITAZIONE (DemondSlayer @ 8/6/2008, 18:17)
Mentre ai concerti degli Stones accorre un pubblico formato da molti cinquantenni, agli Aerosmith continuano a toccare i sedicenni: perché, secondo voi?
«Ma che dite? Anche a Mick piacciono le sedicenni…!

:ph34r:
CITAZIONE
Lo spirito di questa band esplode veramente quando suoniamo dal vivo».

Confermo :rolleyes:
CITAZIONE
Sui media continuano a rimbalzare notizie di fantasmagorici concerti per il capodanno del millennio: che programmi hanno gli Aerosmith?
«Del millennio chi se ne frega? [...] Dove andremo? Ma è ovvio, faremo segretamente quella “gig” segreta di cui parlano tutti i media... ».

:ahah:
CITAZIONE
Steven, quali sono le rughe più profonde del tuo viso, e da cosa originano?
«Le rughe più profonde della mia faccia sono queste (indicandosi quelle intorno alla bocca – n.d.r.) e derivano dal molto ridere e dal sesso orale».

O______________________________________O
CITAZIONE
Quando sono in famiglia faccio cose normali con i miei: ci divertiamo, andiamo insieme a fare sci nautico o corse in macchina…».

E per lui fare gare in macchina è una cosa tranquilla da fare nel parco la domenica mattina coi figli -_-
CITAZIONE
(l’addetto stampa chiama l’ultima domanda: Steven grida: “Deve esserci qualche stupida domanda che morite dalla voglia di farmi, coraggio!”).

:ahah: sempre lui è! :ahah:
CITAZIONE
I Kiss hanno dichiarato di essere tornati insieme per soldi. E voi...?
(sospiro di Steven) «Yeah, we like money! Però sinceramente ci piace più suonare che il denaro - ecco perché ne abbiamo poco. Sapete cos’è un vero trip? Quando suoniamo in posti lontani come il Perù e i ragazzini ci fermano per strada e cantano a memoria pezzi che abbiamo scritto tanti anni fa nello scantinato di casa della madre di Joe! »

Se, e io ce credo pure che hanno pochi soldi :ahah: ma per favore! :ahah:
Comunque sono bellissime parole :*_*:


Grazie Ale :*_*:
 
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Checca94
view post Posted on 8/6/2008, 22:26




CITAZIONE
Steven, quali sono le rughe più profonde del tuo viso, e da cosa originano?
«Le rughe più profonde della mia faccia sono queste (indicandosi quelle intorno alla bocca – n.d.r.) e derivano dal molto ridere e dal sesso orale».

Oddiooooooo!!!! :lollissimo!:
Il nostro stevy nn ha peli sulla lingua vedo!!xD
 
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»Fly
view post Posted on 9/6/2008, 09:14




SPOILER (click to view)
CITAZIONE (Checca94 @ 8/6/2008, 23:26)
CITAZIONE
Steven, quali sono le rughe più profonde del tuo viso, e da cosa originano?
«Le rughe più profonde della mia faccia sono queste (indicandosi quelle intorno alla bocca – n.d.r.) e derivano dal molto ridere e dal sesso orale».

Oddiooooooo!!!! :lollissimo!:
Il nostro stevy nn ha peli sulla lingua vedo!!xD

No ma evidentemente sula lingua c'ha avuto qualche altra cosa :mell:
Non per essere poco fine, volgare scurrile... :<-<:
Anche se in realtà lo sono :ahah:

Ma da come ho capito è stato lui a fare seso orale :sisi:

Voglio solo sperare che stesse scherzando :<-<:
Io mi preoccupo :sisi:
 
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Checca94
view post Posted on 9/6/2008, 12:40




SPOILER (click to view)
O.O .....................io e Stevy abbiamo tanto in comune, ma nn speravo davvero d avere QST interesse in comune!xD
No, nn è possibile! :<-<:
Stanotte non riuscirò a dormire!!!!!O.O
 
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»Fly
view post Posted on 9/6/2008, 12:49




SPOILER (click to view)
O_O
:<-<: non starai mica dicendo sul serio? :<-<:
 
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Checca94
view post Posted on 9/6/2008, 12:52




SPOILER (click to view)
Nono, LUI nn starà mica dicendo sul serio? :<-<:
 
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»Fly
view post Posted on 9/6/2008, 12:54




SPOILER (click to view)
Voglio sperare :*_*:
 
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Jessicasmith_Tyler
view post Posted on 21/8/2009, 20:11




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
CITAZIONE
Steven, che notizie hai di Liv?
Così accade che un giorno compio cinquant’anni e la chiamo: “Dai, celebriamo alla grande: dove vuoi andare? Alle Hawaii? Nei Caraibi?”. E lei: “Ehm, veramente ho da fare: sto finendo un film e ne inizio subito un altro… Mi dispiace, papà!”. Touchè! »

Che tenero :*_*:

SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Steven, quali sono le rughe più profonde del tuo viso, e da cosa originano?
«Le rughe più profonde della mia faccia sono queste (indicandosi quelle intorno alla bocca – n.d.r.) e derivano dal molto ridere e dal sesso orale».
Si saranno divertite più le ragazze allora che Steven....
 
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viale marx
view post Posted on 29/3/2011, 10:03




e bravo steven...eheheheheh.
 
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9 replies since 8/6/2008, 17:17   223 views
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